Viadotto sul fiume Serra

Il viadotto sul fiume Serra, noto in zona come "Ponte dello studente", è sicuramente tra le opere maggiori dell'intera linea, infatti con i suoi circa 60 metri d'altezza nel punto più alto per circa 200 metri di lunghezza e la pendenza di ben 100 per 1000, si può addirittura annoverare non solo fra le opere maggiori di tutte le FCL, ma anche fra quelle della storia dell'infrastruttura ferroviaria italiana, specie se si parla di scartamento ridotto. La sorte di questo mastodontico ponte è stata davvero beffarda perchè legata ai movimenti di Monte Facito, ove sorge il centro storico di Lagonegro e le rovine dell'antico castello sulla sommità.
La costruzione del ponte iniziò nel 1915, la struttura è costituita da pile in muratura portante su cui poggiano archi parabolici in cemento armato; proprio per questi ultimi venne una ditta francese che all'epoca era una delle poche altamente specializzate. Il ponte è composto da 6 archi parabolici che via via si abbassano seguendo una costa fino ad arrivare ad uleriori 5 piattabande. Il lato più alto è quello che arriva all'ingresso della galleria lato Lagonegro, mentre il lato opposto 200 metri più in la e con un dislivello del 100 per 1000 su cui era necessaria la terza rotaia con cremagliera di tipo Strub, finisce al portale di un altra galleria che viene identificata generalmente come lato Rivello.
L'apertura all'esercizio fu il 28 ottobre 1929, il progressivo inarcamento degli archi, in particolar modo il secondo, dato dal movimento gravitativo profondo del monte Facito portarono alla chiusura dell'esercizio ferroviario il 01 marzo 1952. Da allora la linea venne limitata ala stazione di Rivello e di lì a Lagonegro venne instaurato un servizio sostitutivo con autocorriere che comportò un notevole allungamento dei tempi oltre al disagio del trasbordo. La linea senza avere più l'arrivo diretto a Lagonegro e la relativa interconnessione con la stazione FS con linea per Sicignano degli Alburni, Salerno, fu di fatto "mutilata" e non aveva più la funzione strategica per il quale fu progettata e realizzata. Negli anni 70 con il cedimento di un viadotto nei pressi di Cassano allo Jonio la linea venne tagliata anche dal versante calabrese e relativo collegamento alle FS di Spezzano Albanese Terme; fu il colpo di grazia e di lì a poco ci fu la chiusura totale.
Oggi il ponte è sempre lì, come lo scheletro di un dinosauro che dorme da oltre 60 anni; i primi due archi sono distorti in maniera impressionante e questa particolarità è visibile da lontano. A volte ci pascolano delle capre sopra, perchè nonostante tutto anche lì cresce l'erba di cui sono ghiotte. Pochi curiosi temerari si avvicinano o ci salgono sopra, io nonostante ci sono salito ho evitato di percorrerlo nella parte disastrata.

Ecco il ponte come lo si può ammirare percorrendo la S.S.19 da Lagonegro in direzione Lago Sirino di Nemoli.

Questa invece è la prospettiva del ponte visto dai piedi della stazione FS. Entrambi queste prime immagini non danno una visione completa della struttura, in quanto la boscaglia copre l'intera zona delle piattabande.

Percorrendo la strada comunale che scende nelle campagne adiacenti il fiume Serra, possiamo trovare questa visione del ponte, e qui ripreso più dettagliatamente nel punto spezzato.

Arriviamo alla stradina che arriva in prossimità del ponte all'altezza della galleria lato Rivello.


Ancora un occhiata prima di accedere sul ponte.

Ecco il ponte con i suoi poco più di 200 metri visti dal lato galleria Rivello.

E questo è proprio il portale della galleria lato Rivello.

La medesima galleria ripresa da un po di distanza per evidenziare la leggera curvatura del ponte che coinvolge alcune sezioni di piattabande.

Ecco il viadotto nella sua imponenza. Le rovine del castello di Lagonegro sovrastano dalla rocca.

Ed ecco che ci avviciniamo alla parte disastrata.

Quando negli anni 50' iniziavano i movimenti della struttura, venne costruita questa scala che conduce ad un ballatoio per poter ispezionare l'avanzamento del cedimento da sotto. Oggi è rimasta ancora lì.

Ho cercato di fare una foto in cui si vedesse meglio il portale della galleria lato Lagonegro. Quella galleria facendo una stretta curvatura a sinistra arrivava ad un ponte in ferro e quindi l'ingresso in stazione.

Ancora il ponte dal lato Lagonegro in un altra prospettiva. Si può notare che c'è una scala sotto al ponte vicino alla parete rocciosa. A sinistra il ballatoio per ispezione.

Infine il ponte ripreso dalla sommità del centro storico di Lagonegro, quindi le rovine del castello.

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